Ambito tematico 2

Compiti e stress

La progettazione dei compiti e del lavoro ha un significato importante per lo sviluppo dei vostri allievi. Scoprite gli aspetti stressanti dei compiti e come evitare lo stress nei giovani. Perché le mansioni lavorative ben progettate possono essere intese come una risorsa per la salute.

Mann nimmt Frau Last ab
1 – Significato dei compiti

Le reazioni anomale descritte nei casi concreti possono essere dovute a diverse cause attinenti alla sfera privata e professionale, non da ultimo ai compiti assegnati ad apprendiste e apprendisti.

A tale proposito, ponetevi le seguenti domande:

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Se rispondete SÌ alla maggior parte delle domande nel grafico, è un ottimo segnale.

Compiti ben organizzati influenzano positivamente lo stato d’animo e la salute psichica di apprendiste e apprendisti. 

L’immagine di sé e quella che percepite voi coincidono?

In quest’ottica è importante tenere presente che l’immagine che le adolescenti e gli adolescenti hanno di sé non riflette necessariamente il giudizio di formatrici e formatori.

Ad esempio, può essere che

... sopravvalutiate le apprendiste e gli apprendisti assegnando loro compiti troppo complessi?
... le apprendiste e gli apprendisti si sopravvalutino ed esigano un margine d’azione eccessivo?
... sottovalutiate le apprendiste e gli apprendisti non assegnando loro abbastanza compiti nuovi?
... le apprendiste e gli apprendisti si sottovalutino e vogliano pertanto assumersi pochi compiti nuovi?

I buoni compiti sono in linea con le capacità di apprendiste e apprendisti

È importante che i compiti che assegnate siano il più possibile in linea con le capacità e le competenze attuali dell’apprendista. 

A questo scopo, il confronto tra l’immagine di sé e la percezione altrui può fornire validi spunti di discussione. Se i requisiti sono eccessivi o troppo limitati, la salute psichica dell’apprendista rischia di risentirne.

In tale contesto potrebbe essere utile chiarire le aspettative reciproche. A tale proposito, ponetevi le seguenti domande: 

  1. Sapete che aspettative hanno le apprendiste e gli apprendisti nei confronti della strutturazione dei loro compiti (ad es. con riferimento al loro margine d’azione, alla loro responsabilità o alla possibilità di apprendimento)?
  2. Quali di queste aspettative avete già discusso con le apprendiste e gli apprendisti? Quali si basano soltanto sulle loro supposizioni?
  3. Quali sono le vostre aspettative nei confronti di apprendiste e apprendisti in termini di adempimento dei compiti?
  4. Quali di queste aspettative avete espressamente comunicato? Quali potrebbero ignorare le apprendiste e gli apprendisti?
2 – Compiti gravosi

Di principio, i requisiti sono positivi dal punto di vista della promozione della salute. Tuttavia, solo se non sono troppo alti o troppo bassi. 

Di conseguenza, a tale proposito verificate le seguenti domande:

  1. I compiti di apprendiste e apprendisti sono troppo complessi o difficili?

  2. La mole di lavoro richiesta (per un periodo di tempo lungo) è eccessiva?

  3. Le apprendiste e gli apprendisti hanno troppo poco da fare?

  4. Le apprendiste e gli apprendisti non sono sufficientemente stimolati o il loro lavoro è eccessivamente monotono?

A lungo andare, sia i requisiti eccessivi che quelli troppo limitati comportano un rischio per il benessere e la salute psichica di apprendiste e apprendisti.

Ci sono altri carichi che possono presentarsi in ragione del compito lavorativo o dell’organizzazione del lavoro. Anche a questo dovete prestare attenzione:

  1. Si verificano spesso interruzioni impreviste evitabili?
  2. Mancano spesso informazioni necessarie per svolgere i compiti?
  3. Sono disponibili informazioni sbagliate?
  4. Si verificano frequenti contatti emotivamente impegnativi con clienti, pazienti ecc.?
  5. Ci sono condizioni gravose nel contesto – come rumore, clima fastidioso ecc.?

Anche questi aspetti dei compiti, dell’organizzazione del lavoro o del contesto lavorativo possono incidere negativamente sulla salute psichica. Da questi fattori può insorgere lo stress.  

3 – Stress

Si parla di stress quando viene meno l’equilibrio tra requisiti (reali o percepiti) e possibilità di intervento delle adolescenti e degli adolescenti.

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Si parla di stress quando viene meno l’equilibrio tra requisiti (reali o percepiti) e possibilità di intervento delle adolescenti e degli adolescenti.

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Lo stress è un processo e non una condizione

Lo stress non è una condizione «statica», bensì un processo articolato in più fasi.

  1. Innanzitutto siamo esposti a una situazione «stressante».
  2. Dopo aver valutato se rappresenta una minaccia per noi, solitamente tentiamo di superarla
  3. Le possibilità di affrontare la situazione stressante dipendono dalle risorse a nostra disposizione per farlo. 
  4. Infine possono manifestarsi reazioni psicofisiche e comportamentali alla situazione stressante. Al riguardo, si veda il seguente schema:

Condizioni stressanti

Se le condizioni nei quattro ambiti seguenti sono sfavorevoli, tipicamente possono generare stress. In questo caso si parla di carichi o di cosiddetti «stressori»: 

Compito

Eccessivamente monotono, difficile, pericoloso, emotivamente impegnativo («lavoro emotivo»)

Organizzazione del lavoro

Sovraccarico, eccessiva dovizia di dettagli, strumenti di lavoro carenti, indicazioni confuse, criteri di valutazione vaghi, processi inefficienti, frequenti interruzioni impreviste, informazioni carenti o errate

Condizioni sociali

Comportamento difficile dei superiori, notevole dipendenza, scorrettezza, scarso riconoscimento, mancanza di rispetto, clima negativo, conflitti, mobbing

Condizioni organizzative

Politica d’informazione, politica salariale, orari di lavoro sfavorevoli
Crisi di riconoscimento (squilibrio: «do più di quanto ricevo», riconoscimento, status, salario)
Futuro professionale incerto
Condizioni fisiche: rumore, caldo, freddo, shock, spazi stretti, lavoro notturno

Circostanze in cui lo stress viene percepito negativamente

Lo stress non deve necessariamente avere ripercussioni negative, ma il rischio di problemi di salute aumenta notevolmente quando ...

  1. lo stress si protrae troppo a lungo;
  2. l’evento «stressante» è particolarmente gravoso;
  3. sono già falliti tentativi di gestire lo stress;
  4. lo stress si diffonde ad altri ambiti della vita;
  5. in generale, mancanole risorse necessarie per gestire lo stress.

 

Diverse risorse sono d’aiuto

Le risorse sotto forma di capacità interiori e condizioni quadro esteriori aiutano a gestire lo stress. Si distinguono le seguenti risorse di fatto (organizzative, sociali) e personali.

Risorse organizzative

  • Autonomia, margine d’azione (ho libertà in relazione al mio modo di lavorare o all’organizzazione del tempo)
  • Informazione, consultazione, partecipazione
  • Coinvolgimento nelle decisioni (che riguardano ad es. la mia attività lavorativa quotidiana)

Risorse sociali

  • Supporto sociale (vengo ascoltata/o, ricevo aiuto pratico, posso fidarmi delle colleghe e dei colleghi)
  • Stima, riconoscimento 
  • Correttezza (vengono trattata/o equamente, ricevo controprestazioni commisurate al mio lavoro e al mio impegno)

Risorse personali

  • Convinzioni di controllo personali (ho la situazione in pugno)
  • Competenze e conoscenze individuali (lo so fare, ho l’esperienza necessaria)
  • Autostima e sensazioni di autoefficacia (posso avere gli impatti che desidero)
  • Percezione di coerenza (comprendo i requisiti nei miei confronti, li so gestire e hanno senso per me)
  • Competenza sociale (sono in grado di soddisfare le mie necessità avendo riguardo degli altri)
  • Salute fisica, forma fisica

Strategie per riuscire a gestire lo stress

I quattro riquadri dello schema del processo di stress riportato qui sopra rappresentano anche quattro strumenti per gestire lo stress. In qualità di formatrici o formatori potete impiegare le seguenti strategie affinché le apprendiste e gli apprendisti gestiscano lo stress con più successo:

  1. Ridurre / ottimizzare stressori e carichi
  2. Identificare e utilizzare maggiormente le risorse disponibili, sviluppare nuove risorse
  3. Ottimizzare le situazioni stressanti, ovvero: valutarle o gestirle diversamente (d’accordo con l’apprendista)
  4. Ridurre lo stress con reazioni adeguate (ad es. con attivitàdi riposo)

Misure per ridurre lo stress: due prospettive

Nelle misure concrete per ridurre lo stress è possibile distinguere due prospettive. 

La «prevenzione comportamentale» interviene sull’atteggiamento e sui comportamenti dell’individuo, in questo caso l’apprendista. La «prevenzione contestuale» mira a contrastare lo stress con condizioni di lavoro favorevoli alla salute.

 

Prevenzione comportamentale: orientamento alla persona

  • «Gestione dello stress» in sé: sguardo olistico all’insorgenza di stress, fattori stressanti, risorse, gestione dello stress
  • Attività ricreative e misure simili quali meditazione o yoga
  • Sport, misure generali per ripristinare l’equilibrio e favorire il riposo
  • Gestione dei conflitti
  • Gestione del tempo / Metodologia di lavoro / Autogestione
  • ...

Prevenzione contestuale: orientamento alle condizioni

  • Analisi dei sintomi di stress:
    assenze per malattia, frequenza degli errori, soddisfazione e stato d’animo di apprendiste e apprendisti
  • Analisi della situazione lavorativa e delle condizioni di lavoro:
    individuazione di problemi ricorrenti, carichi e potenziali risorse (ad es. tramite interviste, sondaggi e osservazioni delle attività)
  • Elaborazione delle misure:
    interventi a breve, medio e lungo termine e definizione delle priorità con il coinvolgimento delle/dei superiori e, all’occorrenza, della direzione
  • Potenziamento del sostegno sociale:
    ottimizzazione del comportamento di conduzione, promozione di una cultura improntata alla stima e al supporto reciproco, apertura al tema della salute e dello stress
Documenti e Punti di contatto

Punti di contatto

  •  147.ch

    Numero d’emergenza per bambini e ragazzi

  •  feel-ok.ch

    Offerta di supporto per adolescenti (in tedesco) in merito a diverse tematiche quali autostima, disordini alimentari, alcol, alimentazione, difficoltà professionali e stress. Integrata da una documentazione gratuita per i docenti.

  •  stressnostress.ch

    Il sito web si rivolge a collaboratori, titolari, quadri dirigenti e responsabili del personale in organizzazioni del lavoro di tutte le dimensioni e fornisce approfondimenti in materia di stress e motivazione nonché suggerimenti per gestire e combattere lo stress.